L’EVOLUZIONE DELLA CUCINA

Nell’analisi delle tendenze nel campo degli interni, emerge che l’evoluzione di questi spazi avviene in modo più lento rispetto alle mode e alle acconciature. Tuttavia, è sorprendente quanto possa variare di anno in anno.

In questo articolo, esploreremo lo spazio della cucina inteso come ambiente aperto, teatro di relazioni, connessioni e momenti di socializzazione. Qui, il gusto della tradizione si fonde con visioni raffinate e tecnologiche per il futuro.

Il sipario sull’universo della cucina, intesa come progettualità creativa, rappresenta uno dei settori più attenti all’incorporazione delle nuove tendenze abitative, riflettendo i cambiamenti nelle abitudini e adattandosi alle trasformazioni della società.

Nel corso dell’ultimo secolo, la cucina è passata da un ambiente tecnico, spesso nascosto, a un elemento centrale da esibire. L’abbattimento delle tradizionali suddivisioni tra ambienti chiusi ha gradualmente portato alla concezione di cucina come parte integrante di uno spazio aperto, fondendosi con la zona giorno. Da spazio da nascondere, a causa della sua semplicità, è diventata un luogo di celebrazione della convivialità e della condivisione, con tavolate che si distinguono nettamente da quelle delle mense o di luoghi più spartani.

Di seguito, analizzeremo la trasformazione della cucina dall’immediato dopoguerra in Italia.

 

ANNI 60’ I PRIMI COLORI

Nel contesto dei cambiamenti consolidatisi nella società durante gli anni ’60, insieme all’evoluzione del mondo del lavoro e delle abitudini di mercato, anche il design delle cucine ha subito significative trasformazioni.

In questo periodo, il legno inizia a cedere il passo alla formica come materiale predominante per le ante della cucina, il piano di lavoro e le sedute.

I colori utilizzati riflettono l’ottimismo tipico di quell’epoca, con tonalità vivaci e accese come il giallo, il rosso e il verde estendendosi anche ai primi elettrodomestici. Le forme sinuose, le curve morbide e le linee fluide caratterizzavano maniglie, rubinetti ed elementi decorativi. In sintesi, le cucine italiane degli anni ’60 si caratterizzavano per uno stile giocoso, colorato.

 

ANNI 70’: NUOVI PATTERN

Gli anni ’70 rivivono dello stile di una cucina retrò con tutta la loro dirompente personalità portando in eredità pattern visivi e colori psichedelici ispirati agli hippie e alla discomusic.

La cucina degli anni ’70 rappresenta un equilibrio tra tradizione e modernità. È dominata da mobili dalle linee arrotondate e sinuose, con colori forti, persino fluorescenti. I dettagli spesso risultano da un mix di ispirazioni e contaminazioni diverse, creando un ambiente unico e vibrante.

 

 

 

 

 

 

ANNI 80:  LE LACCATURE

Gli anni ’80 furono un decennio di contrasti anche. Rimasero in voga i colori decisamente forti che portavano energia nello spazio di lavoro. Le tonalità fluo e pop, come il rosa shocking o il giallo intenso, erano i più gettonati. La tecnica del color block, che consiste nell’abbinamento a contrasto di più colori (come il rosso e il blu elettrico), era popolare. Questo stile spesso si rifletteva nelle pareti e nei pavimenti rivestiti con piastrelle dai motivi geometrici e colori sgargianti.

I materiali utilizzati cambiarono leggermente, introducendo alla formica la plastica e l’acciaio inossidabile

In questo decennio, nacque il concetto di “open-space”: gli spazi si fecero aperti e cominciavano a convivere nello stesso ambiente cucina, sala da pranzo e soggiorno senza troppe divisioni. L’angolo TV, grazie anche alle nuove tecnologie di home entertainment e ai primi sistemi di Dolby Surround, diventò l’elemento di spicco sia per unire la famiglia che per mostrare lusso. Le cucine divennero ambienti funzionali, con linee pulite e vagamente spaziali. I maniglioni e le cerniere visibili erano comuni, donando un tocco industriale. Il tutto era avvolto e “impacchettato” con carta da parati, che faceva da sfondo ai mobili in lacca, un vero must negli anni ’80.

Gli elettrodomestici come microonde e forni a convezione divennero sempre più comuni, insieme a macchine per il caffè e frullatori, spesso lasciati in vista. Tappeti da cucina con stampe audaci erano spesso presenti.

 

ANNI 90: L’ARREDAMENTO PRATICO

Gli anni ’90 in Italia sono stati un periodo di cambiamenti significativi, sia nella moda che nell’arredamento, comprese le cucine. Le separazioni degli spazi di un tempo hanno definitivamente ceduto il passo alle nuove abitudini di vita. Se fino a qualche anno fa la cucina era riservata alla famiglia, ora è diventato definitivamente il punto di accoglienza per gli ospiti. Gli spazi si sono fatti necessariamente più ampi e versatili, e gli arredi si sono adattati alle nuove esigenze. Le cucine sono diventate sempre più complete e ricche di elettrodomestici, diventando il luogo preferito dagli italiani. Non a caso è in questi anni che nascono decine di trasmissioni TV che parlano di cucina.

La cucina subisce l’influenza della moda anni 90’ dove dominava il minimalismo. Questo stile si rifletteva con mobili dalle linee essenziali e colori neutri come il bianco, il nero, avorio e il beige. È in questo periodo che nasce il concetto di Quiet Luxury (l’eleganza sussurrata) che si traduce nell’arredo con colori neutri ma anche con tonalità pastello come il giallo paglierino. Questi colori creavano un’atmosfera sobria, considerando il contesto degli anni precedenti.

Le cucine degli anni ’90 hanno inoltre abbracciato il concetto di mobili componibili, consentendo flessibilità e personalizzazione nello spazio. Dalla metà alla fine degli anni ’90, i colori sono diventati più tenui, poiché tonalità come il salvia e il verde cacciatore hanno guadagnato popolarità, soprattutto perché si abbinavano bene agli elettrodomestici neri e inossidabili.

 

CUCINE ANNI 2000 FUNZIONALI, PRATICHE E LUCIDE

Il nuovo millennio ha portato con sé una nuova estetica di moda e le tendenze attraversando fasi interessanti e variegate.  All’inizio degli anni Duemila, le cucine divennero oltre che minimaliste lucidissime. I mobili da cucina persero ogni elemento decorativo, come maniglie e fregi e divennero quasi futuristici. La finitura lucida delle cucine divenne particolarmente popolare e donava all’ambiente una grande luminosità, amplificando la luce naturale o artificiale. Le cucine lucide spesso utilizzavano colori neutri come il bianco, il nero o il grigio. Tuttavia, negli anni 2000, si iniziò ad abbinare la finitura lucida anche a colori più audaci come il carta da zucchero, il verde petrolio o il rosso scuro. Il legno scomparve, lasciando spazio a superfici lisce e brillanti.Gli elettrodomestici in acciaio  che nel corso del tempo erano diventati popolari vennero piano piano integrati nei moduli della restituendo una cucina più snella con forme sinuose e palette sgargianti.

 

STILE E TENDENZE OGGI

 

L’ultima edizione di Eurocucine 2022 ha integrato la proposta tecnologica con la sostenibilità e l’eredità della pandemia di Covid. La cucina è stata presentata come un ambiente conviviale, in cui la tecnologia si integra nella quotidianità per semplificare ogni tipo di mansione. Questo avviene all’interno di uno spazio vivibile e di ampio respiro, indipendentemente dalle dimensioni della stanza.

Nell’ultimo decennio, la cucina ha consolidato il suo ruolo focale all’interno dell’ambiente domestico. Grazie alla moltitudine di programmi televisivi con chef stellati, si è riscoperto il piacere del cucinare, riportando in auge l’eccellenza della tradizione culinaria italiana. Di conseguenza, sempre più attenzione è riservata alla funzionalità della cucina: stoccaggio, preparazione, cottura e assaggio diventano punti fondamentali nell’atto del cucinare, ciascuno con le proprie esigenze e requisiti.

Nell’ambito dell’abitare, la cucina ha rapidamente spostato la lancetta verso un futuro fatto di soluzioni ad alto contenuto tecnologico e progetti creativi che uniscono funzionalità e domotica. Questo per rispondere alle esigenze di ottimizzazione e personalizzazione degli spazi.

Gli elementi smart e le applicazioni hi-tech contribuiscono a rendere la cucina più “intelligente” e semplificano la vita quotidiana

 

Erika Gaburro